Ho aperto la finestra, un chiarore trema in alto ai primi raggi del sole che colorano di rosa le rocce del Vettore, mentre un vento freddo passa silenzioso tra gli alberi ancora nudi. Dal telaio della finestra, sposto le tende e guardo questo spettacolo della natura che sembra ridare al mio mondo un’effimera infanzia: non una nube nell’aria, non un moto sulla terra. Solo un grido di rondine delicato e profondo che mi dona un’improvvisa passione. Le prime viole sono scomparse sotto l’erba dei prati mentre la brina ha già avvizzito i fiori di pesco infreddoliti in questa pura aria mattinale. Come i fiori anche le illusioni cadono, lasciando lo stesso freddo ai rami ed ai cuori, ma i primi si copriranno di foglie mentre i secondi induriranno sempre di più. Ecco la rondine che risale sotto la grondaia ad esaminare il vecchio nido, garrisce di gioia nel riconoscerlo intatto. Pasqua è un giorno di letizia perchè commemora la resurrezione di Gesù, essa accresce la gioia perchè accade sempre a primavera. E’ la celebrazione della vita sulla morte, proprio quando la natura si rinnova e si afferma, come atto di amore, timida dapprima, poi intensa ed esuberante con la vita di tutti gli esseri.

RICOMINCIA

Se sei stanco e la strada ti sembra lunga, ricomincia.

Se ti accorgi che hai sbagliato strada,

non la sciarti portare dai giorni e dai tempi, ricomincia.

Se la vita ti sembra troppo assurda,

se sei deluso da troppe cose e da troppe persone,

non cercare di capire il perchè, ricomincia.

Se hai provato ad amare ed essere utile,

se hai riconosciuto la povertà nei tuoi limiti,

non lasciare un impegno assolto a metà, ricomincia.

Se gli altri ti guardano con rimprovero,

se sono delusi di te, irritati,

non ribellarti a loro, non domandar loro nulla, ricomincia.

Dopo l’inverno tutto rinasce,

i rami fioriscono senza domandare perchè,

gli uccelli nidificano senza pensare all’autunno,

la vita è sempre speranza e sempre ricomincia.

Vittorio Camacci